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martedì 28 febbraio 2023

La verità sull’ombrellone, prego

Mario Monti, sempre più nel pallone dello Stato-fisco, accusa i concessionari balneari di patrimoniale inversa – così come i condomini e tutti quelli che si sono rifatti la casa col superbonus: come chi imponesse una tassa allo Stato.
È il mal di giornalismo, che si vede contagia professori, senatori e presidenti del consiglio, nonché capipartito, di spararla grossa. Ma di che cosa si sta parlando? Di concessioni da 5-10 mila euro l’anno. Che vengono pagate allo Stato – ai Comuni: vengono pagate, non sono evase. E di un’economia di piccolo commercio-artigianato, di piccola imprenditorialità. Sono concessioni di un certo tipo, diverse da quelle petrolifere (minerarie). Come questo sono diverse da quelle delle telecomunicazioni. Più simili alle licenze-privative della tabaccheria. E comunque onerose.
Le concessioni balneari sono circa 104 mila. Sulle quali sono sorti poco più di 6 mila stabilimenti balneari fissi.
Un terzo di tutte le concessioni, 20.500, sono in Liguria, per circa 380 km. di costa. Un quarto in Emilia-Romagna, 15.500, per 130 km. di costa. Quasi niente in Sicilia, meno di 500 concessioni per un’isola che ha 1.640 km. di costa – i turisti-bagnanti vanno a mare con l’ombrellone proprio, magari sporcano o deturpano ma senza pagare dazio, è demanio. Dodici volte di più per la Calabria,  6 mila concessioni, per 800 km..
Ora, che cos’è questa direttiva Ue che il prof.-sen.-pdc. Monti evoca e invoca? Qualcosa per azzerare l’avviamento a 20 mila famiglie, nella sola Liguria, o per espropriarle? Perché di questo si tratta, la Ue non c’entra: Monti, come già Draghi, Ciampi e Bersani vogliono una “liberalizzazione” per sé, come un totem, incuranti delle conseguenze: hanno deformato l’Italia dei servizi. Impoverendo milioni di famiglie a cui hanno annientato l’avviamento, e favorendo la grande distribuzione, con grandi spese pubbliche anche, per allacciamenti stradali e autostradali, svincoli, parcheggi - e le banche: tutta l’economia è ora bancaria, dalla pensione sociale in su, e chi paga? Sotto le bandiere dell’Europa e del liberalismo, che invece tradiscono scioccamente.

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