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venerdì 31 marzo 2023

L’Europa non c’è, Italia senza sponde

Che politica estera? La presidente del consiglio Meloni è – probabilmente contro le sue intenzioni – in una fase di stallo. Atlantista per convinzione e europeista a suo modo, conservativo, non trova interlocutori con cui condividere una politica comune.  Non in Europa, non negli Stati Uniti.
Mantiene l’Italia schierata a difesa dell’Ucraina, un paese invaso, ma teme, sa, che la guerra sarà condotta dall’America fino alla vittoria totale, cioè alla sconfitta della Russia. Prospettiva minacciosa.
Per l’Ucraina avrebbe voluto marciare a fianco di Scholz e Macron, come già Draghi. Ma la prospettiva è mutata. La Germania fa da sé, e Macron è indebolito.
Pesa soprattutto l’isolamento della Germania. Su impulso della “bombardiera” ministra degli Esteri, la Verde Bearbock, ha deciso di elevare il coinvolgimento nella guerra. Su decisione del ministro delle Finanze, il Liberale Lindner, ha negoziato se non imposto a Bruxelles un suo uso dei motori a combustione anche nell’Europa a trazione elettrica, e ha negoziato la partecipazione tedesca agli enormi finanziamenti americani all’industria stanziati da Biden con la legge anti-inflazione.

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