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domenica 8 ottobre 2023

Ombre - 688

Questa volta è “guerra”, giustamente Netanyahu l’ha dichiarata. Finora i Palestinesi si erano espressi col terrorismo, compresa la Olp, mai operativa su territorio israeliano, e nella disobbedienza civile delle Intifada. Questa è una guerra, anche se di un paese inesistente, Gaza. Dove però Hamas è un potere, se è riuscito a neutralizzare la intelligence israeliana. E che non si può cancellare – ne è anche difficile l’occupazione militare. Il conflitto israelo-palestinese assume un altro rilievo.
 
Tutte le guerre degli ultimi quarant’anni si combattono alle frontiere della Fortezza Europa. In Libano, Golfo, ex Jugoslavia, fino all’invenzione del Kossovo, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Georgia, Ucraina, e ora di nuovo alle frontiere di Israele. Non è un caso, non per gli stati maggiori. Solo l’Europa non ci fa caso.
 
(Non) riempie Roma la Cgil alle manifestazione per i diritti. Capifila Bindi, uno Zagrebelslsky, e don Ciotti, tre ottantenni. Una mobilitazione per la terza età? Nostalgica? Dei reduci del Cinquantennio,  1944-1994?

L’unico slogan della manifestazione sarà il “Meloni è una puttana” che un gruppo intona sulla metropolitana. Un gruppo di vecchi militanti proprio della Cgil. Povero sindacato, Berlinguer non c’è più ma il reducismo fa ancora danni.   

È curioso come i media trattano le foto della giudice Apostolico alle manifestazioni contro il ministro dell’Interno – Salvini era ben un ministro dell’Interno, di un governo a guida 5 Stelle, gli alleati del Pd. Trattandone la pubblicazione come dossieraggio. Come se la finora sconosciuta giudice catanese fosse una nemica giurata di Salvini, che per questo la faceva pedinare.
 
È curioso che i media abbiano ripreso le immagini di Apostolico in piazza contro Salvini, di incredibile interesse giornalistico, solo dopo e perché le ha rilanciate Salvini.
 
La giudice Apostolico è difesa, anche per la sua libertà di manifestazione, dall’Anm, il sindacato dei giudici, e da alcune correnti sindacali, è nei compiti del sindacato. Ma è curioso che il Tribunale civile di Catania non abbia nulla da dire su questa sua giudice che abroga una legge – o il dottor Massimo Escher che vi presiede il Gruppo per i diritti della persona e dell’immigrazione.
Anche sul piano sostanziale, gli immigrati non li protegge una come Apostolico – basta leggere le scemenze che ha fatto valere in udienza.  
 
S’illustra il Nobel per la Pace a Narges Mohammadi con una foto lusinghiera del “capo spirituale” dell’Iran Khamenei, ringiovanito, sullo sfondo di fanciulle adoranti, nei paludamenti di regime, che dice il premio “un insulto alla religione di due miliardi di persone”. Che erano un miliardo cinquant’anni fa: è stupefacente la diffusione dell’islam, anche a prescindere dall’oro nero, sparso a pieno mani in Africa e in Asia da cinquant’anni a questa parte, dal primo shock petrolifero - mentre le confessioni cristiane, quella romana in primo luogo, si ritiravano contrite dalla piazza economica, luogo del demonio. Stupefacente la diffusione di una religione che vuole, fustigazioni, lapidazioni, impiccagioni, e un costume obbligato per le donne. Un simbolo per tante ragazze che s’incontravano allo Zodiaco a Monte Mario e tuttora al Forte dei Marmi, in bicicletta, a esibire nella calura velo e chador – malgrado le bastonature mortali a Teheran.
 
La giunta Zingaretti, ultima giunta Pd alla Regione Lazio, ha creato come suo ultimo atto quindici mesi fa degli enti inutili, gli Egato, enti di governo degli ambiti territoriali ottimali. Per dare “lavoro” a una serie di esponenti politici locali, con uno stipendio da ottomila euro mensili per il presidente. La giunta di destra che è succeduta a Zingaretti non riesce ad abrogare questi enti inutili – al procedura amministrativa è lunga. Ma il Pd tace.
 
Il maxiprocesso a Milano per le truffe alla Ue si conclude con 11 condanne (la maggior parte delle quali in realtà patteggiamenti) e 51 assoluzioni. Con motivazioni delle condanne principali che fanno ridere il cronista giudiziario del “Corriere della sera”. Si sono liberati i giudici di Milano? La  Procura di Milano non ha più peso. Milano non la teme?
 

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