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martedì 25 giugno 2013

Peccare è peccato

Sono tanti i referendum e i processi intentati contro Berlusconi: per mafia, droga, evasione fiscale, abusivismo, intercettazioni, false concessioni tv, e molte altre fattispecie. Mancava il sesso. Perché i suoi giudici pensavano che in Italia non fosse dirimente, come negli Usa per esempio, o in Gran Bretagna, nel puritanesimo. Invece si scopre l’arma vincente.
Scopare è ora un peccato, e perfino un reato. Svelato e perseguito come sempre dalla sacrestia - che, come sempre, indulgente in fatto di furto, si rifà sul sesso. Nel processo a Berlusconi la giudice Turri ha condannato per questo anche i testimoni – li ha deferiti alla Procura perché le procedure sono cambiate, ma l’incolpazione è la stessa, da Inquisizione.
La novità è che l’incolpazione si fa ora con successo pieno perché incontra la coscienza laica (moderna, civile, di sinistra) della nazione. Non per errore, o per un pregiudizio politico – chi è che vuole la morte di una persona, sia pure un avversario? No, in tutta sincerità. Scopare è antigienico, all’ora dell’ecocompatibile – l’orgasmo si può solo col solare e l’eolico?

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