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giovedì 19 settembre 2013

Il segno di Rutelli

Questi si vedevano qualche mese fa sul tram a Roma, che è sempre piena di sorprese anche se ha un solo tram.
Quella che sta malferma e ce l’ha con i turisti che sono appena saliti a Botteghe Oscure. Con gli ebrei polacchi, dunque, se non sono israeliani, poiché parlano l’incomprensibile polacco con qualche parola tedesca storpiata, che potrebbe essere yiddisch. Potrebbero venire dal ghetto, che sta dietro la via dei Polacchi. O forse sono buoni cattolici anch’essi e non ebrei, se vengono dalla loro chiesa, che sta in Botteghe Oscure, davanti proprio alla via dei Polacchi.
Questa è l’ultima, prima c’è quella che sulla porta inveisce contro un omone che ingombra l’uscita, chiamandolo, chissà perché, questo animale miscredente. L’uomo si gira con sguardo di pazienza, mettendosi da parte, è un prete.
Prima ancora c’è quello che, come tutti, ha problemi a tenersi in piedi e se la prende con un signore di pelle scura che non gli cede il posto:
- I nostri padroni – è la cosa più decente che dice.
Il nero seduto lo guarda, prima di alzarsi, e poi fa:
- Prego, si sedesse. Ero distratto, vossia mi deve perdonare. – Anche l’accento è marcatamente siciliano.
Ma non è finita, perché il siciliano e il malfermo avviano una conversazione razzista sul perché non bisogna essere razzisti. Concludendo:
- La colpa è di Rutelli – del fatto che sui mezzi pubblici di Roma non si sa come tenersi in piedi, non ci sono appigli. Anche se il sindaco è ora Alemanno, dopo Veltroni succeduto a Rutelli. Che potrebbe essere un complimento: Rutelli ha lasciato il segno. 

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