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domenica 15 dicembre 2013

C’è rimedio alle violenze in famiglia

La scrittrice, avvocato di professione, ha inaugurato nel 1979 a Londra con Marcia Levy, a Brixton, quartiere di caraibici e mussulmani, il primo studio legale specializzato in violenze domestiche.  Ma può iniziare la sua narrazione partendo dalla fine. Dall’insieme di istituzioni e procedure che Patricia Scotland, avvocato di tribunale specializzato negli stessi casi, sua collaboratrice in gioventù, poi Pari d’Inghilterra e ministro della Giustizia, ha introdotto una dozzina d’anni fa – prima donna nera, cattolica per di più, nobilitata e cooptata al governo a Londra. Con risultati immediati, se i femminicidi nella sola Londra sono scesi da 50 a 5 l’anno.
Niente di eccezionale, ma una burocrazia capace, con regole semplificate, per interventi coordinati e mirati, rapidi il necessario, anche nell’arco di 24 ore per i casi urgentissimi. Senza aggravi per la spesa pubblica, e anzi con risparmi di spesa. Opera di una donna sempre elegante, curata, instancabile, assicura Simonetta Agnello, “prima donna nera” ovunque, in Cassazione, alla Camera dei Lord e al consiglio dei Ministri - ma dopo una carriera di lavoro e non prima, come funzionaria di partito designata a fare carriera a titolo di quote rosa, rottamazione, vedettariato e altre infamie.
La futura baronessa Scotland aveva iniziato con la ricerca dei dati: “Il costo sociale della violenza domestica per la nazione si aggirava intorno ai 23 miliardi di sterline annui; ne erano vittime 750 mila bambini e, nel corso della loro vita, 1 donna su 4 e 1 uomo su 6”. Con effetti anche a lunga scadenza: un altro studio voluto da Patricia Scotland spiega che la maggior parte dei detenuti vegono da famiglie violente o sono vittime di violenza domestica. La violenza, oggi concentrata sui femminicidi, parte da lontano, dai soprusi sui figli, nei quartieri popolari e anche in quelli dabbene: molte volte il violento è un disadattato, “violentato” nell’infanzia.
Poi comincia l’esposizione di Marina Calloni sui casi italiani: una serie di violenze e niente altro. A parte lo sdegno.
Simonetta Agnello Hornby, con Marina Calloni, Il male che si deve raccontare, Feltrinelli, pp. 191 €9  

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