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sabato 1 febbraio 2014

Recessione – 14

Tutto quello che dovreste sapere ma non si dice
Un italiano su tre non ce la fa ad arrivare a fine mese. Questo ora lo dicono anche l’Istat e la Banca d’Italia.

L’ispezione dei cassonetti della spazzatura era l’opera di qualche rom isolato, e forse  non del tutto in sensi. Da qualche tempo è a Roma operazione metodica, forse pure organizzata, tre volte al giorno, la mattina, alla chiusura dei mercati rionali, e al tramonto, di tutti i cassonetti, strada per strada.

Si moltiplicano, oltre i “compro oro”, le offerte di prestito. Con beni anche mobili in garanzia, e malleverie estese a vari gradi di parentela. Principalmente per pagare il mutuo e non perdere la casa, il capannone, il terreno agricolo.

I “signori delle tessere” (del voto) ritornano nei quartieri periferici come mediatori delle provvidenze sociali: dei Comuni, le fondazioni benefiche, le parrocchie.

Il sindaco di Roma Marino dà una social card cospicua, dai 231 a 404 euro al mese. A queste condizioni:
a) famiglie con un minore e un Isee di tremila euro o meno, i cui componenti adulti siano senza lavoro e almeno uno lo abbia perso negli ultimi tre anni;
b) famiglie con reddito da lavoro inferiore ai 4 mila euro l’anno.

Si penserebbero criteri “ad excludendum”, piccola trovate populistiche, e invece le domande sono state subito migliaia.

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