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domenica 29 giugno 2014

Le sanzioni “grida”

Si minaccino sanzioni per non saper che fare. Si decidono anche, ma sono come le “grida” di Manzoni, senza effetto. O se un effetto c’è, possiamo testimoniare di persona avendo vissuto il primo di questi embarghi, quello imposto dagli Usa all’Iran nel 1980, insieme con la guerra di Saddam Hussein, è di favorire le aree grigie dell’economia. Niente mancò a Teheran dopo le sanzioni nel 1979, anzi ci furono più prodotti, di nuovi fornitori, solo un po’ più cari. Il tutto a beneficio di un’economia totalmente in nero, dal lato dei fornitori che degli importatori. La lunga storia di Cuba, vicino quasi terrestre degli Usa, ne è dimostrazione ormai storica - non si ricordano, chi le ricorda, quanti paesi sono allo stato oggetto di sanzoni..Le supermulte americane a Abn Amro (Iran), 2005, e ora a Bnp Paribas (Sudan),sono pretestuose, aver fatto affari in dollari, e una sorta di tangente: la banche devono pagare per poter fare affari negli Usa.
Nel caso dell’Ucraina le sanzioni potrebbero non essere indifferenti. Ma solo nel senso di acuire lo sciovinismo russo, in patria e nella stessa Ucraina. E creare problemi seri agli europei, essendo un caso palese di “armiamoci e partite”, sfrontato perfino. Richieste da Obama all’Europa, imposte anzi, non avendo come Stati Uniti nulla da perdere. Si veda il caso ridicolo di Cameron, il premier britannico, che fa il falco mentre presiede alla più grossa accumulazione russa di fortune in Europa, da Rosneft a Abrahamovic.

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