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martedì 16 settembre 2014

Ombre - 236

Cameron, che insisteva per la guerra alla Siria e poi, di nuovo, all’Iraq, si astiene dalle operazioni. Ma lui è meglio dell’Italia, dice, e della Francia: lui non paga i riscatti. Non si può dargli torto: far fare la guerra agli altri e prendersene l’onore.

Il sindaco di Pozzallo ha in affidamento temporaneo “un’ottantina” di minori immigrati. “Ne ho avuto 900 quest’anno”, dice. Novecento minori sono arrivati a Pozzallo in otto mesi! Perché parlare di immigrazione clandestina, questo è un mercato. Organizzato anche se criminale.

“Una settimana di sciopero dei piloti. La metà dei voli tagliati in tutto il mondo. Costo della protesta: da 10 a 15 milioni di euro al giorno. No, non siamo in Italia, ma appena oltre le Alpi”, Antonella Baccaro, “Corriere della sera”. Insomma, l’onore è salvo: li abbiamo contagiati tutti?
Ma è vero che l’odio-di-sé è categoria psicoanalitica.

La filosofa Pina Furnari manda la Finanza nella villa al mare di Maria Rita Sgarlata. Anna Rosa Corsello smonta tra i lazzi il Piano Giovani di Nelli Scilabra – l’unico uomo nella tenzone, il presidente della Commissione Formazione Marcello Greco, sviene. Sono tutte assessore dell’innocente – è gay – Crocetta in Sicilia.

Nelli Scilabra, assessore alla Formazione di Croce-Crocetta, è studentessa fuori corso a 31 anni.  Le donne al potere meriterebbero un Aristofane.

Il “Corriere della sera” “anticipa”, e subito il Coni processa Carolne Kostner per “complicità” e “omertà” nel doping del fidanzato Schwazer. Ora si scopre che ci fa al Coni l’irresistibile Malagò – Caroline gli ha resistito?

“Crollo di calcinacci nel cinema (“America” in Trastevere, d.d.r.) sgomberato e vuoto”, titolano tristi le cronache romane. Rivogliono gli occupanti anche i muri?

Katainen, nominato mercoledì a Bruxelles commissario Ue al Lavoro e agli Investimenti, diventa sabato a Milano commissario all’Economia. Quale lo voleva Angela Merkel. La Gerrmania è un riflesso condizionato.

Ogni anno il Sassuolo regala sette gol all’Inter. Ma Squinzi, il padrone del Sassuolo, è milanista o interista?

Quattro proiettili che esplodono dentro il corpo, al termine di liti furibonde, possono non fare male. Anche se la vittima muore. Una giudice sperimentata a Pretoria lo afferma. C’è la giustizia anche in Africa.

“Petrolio iracheno scontato nella raffineria di Priolo. Lukoil muove sull’Italia”. Dobbiamo temere i i russi, che riducono il prezzo del petrolio.

Un anno la modella è israeliana l’anno dopo, quest’anno, è palestinese: “Vogue” ci marcia. È anche giusto, è la moda, la rivista si tiene sull’onda. Ma la cosa piace, l’alternanza, senza seguito, un gioco. La guerra per i più è un gioco. A cui appassionarsi, certo, moderatamente.

Ci sono un migliaio di soldati italiani in Libano da quindici anni. Per fare che? Stare chiusi in caserma. Ma a un costo dieci volte superiore che in Sardegna.
L’invio rientra nel corteggiamento allora di D’Alema a Condoleeza Rice. Ma Condoleeza è scomparsa – o si vedono di nascosto?

Gli inglesi, che hanno voluto la guerra in Afghanistan, ci tengono 200 uomini. L’Italia 700, più i 50 morti.

Due Leoni d’oro su tre del festival del cinema di Venezia, calcola Mereghetti, non sono mai arrivati nelle sale. Colpa del pubblico?

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