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lunedì 14 settembre 2015

Meno tedesca, più ricca

Unicredit torna a galoppare avendo ridotto le attività austriache e tedesche sulle quali il suo ex deus ex machina Profumo aveva puntato. Le maggiori aree di profitto si aprono riportando in Italia molte funzioni, amministrative e decisionali, in capo alle consociate Bank Austria e la bavarese Hvb – la seconda banca tedesca. Grazie al nuovo regolatore unico europeo, in vigore da dieci mesi, che standardizza le procedure. Ma di più a una revisione del provincialìsmo che aveva spinto il gruppo italiano nelle sabbie mobili del sottogoverno in Austria e Germania meridionale.
I ratios migliorano, grazie alla forte compressione dei costi, e l’utile potrebbe quest’anno raddoppiare. In dipendenza anche dalla ripresa dell’attività produttiva in Italia, dalla domanda per investimenti e consumi

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