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lunedì 26 ottobre 2015

I disastrosi effetti Ucraina

Putin eletto a global player. L’Europa costretta a privarsi di un mercato di 150 milioni di persone. Nonché a contare la Russia come potenza non europea, e anzi antieuropea. L’Ucraina costretta a dividersi in due, e forse a perdere la metà. I missili di Putin a bersaglio dal Caspio,. 1.550 km. di precisione.
Tutto per la libertà dell’Ucraina dalla Russia che non la minacciava. In nessun senso. Una libertà che si incarna in Poroshenko, un piccolo Berlusconi. Dopo Yanukovich e Timoshenko – che garibaldina!
I futuribili sono risibili. Merkel contro Putin in un’edizione europea della guerra fredda. I missili di Hollande e Cameron contro quelli di Putin. La messa a dimora (campo di concentramento?) dei russi che hanno comprato casa a Londra, in Versilia e a Riccione. La Turchia europea subito per chiudere i Dardanelli alla flotta russa…
Tutto ciò non si può imputare a ignoranza o malaccortezza americana. Che sono semmai dell’Europa. Costante della politica americana è da quarant’anni la corto circuizione dell’Europa: la guerra del petrolio, le guerre jugoslave, la guerra alla Serbia, la Transnistria, la Georgia, l’Ucraina.

Sotto il vincolo della protezione nucleare – da qui la ri-creazione della minaccia russa – e di un inconcludente, suicida impegno per la democrazia e la libertà, in assenza della comunità atlantica d’intenti. E anzi in conflitto d’interessi.

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