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mercoledì 6 aprile 2016

Un piano Turchia anche per la Libia

Si difende Renzi, in Vaticano e con i suoi, per l’accettazione del piano tedesco in favore della Turchia, con tre miliardi di euro di contributi per l’emergenza immigrazione. Non poteva sottrarsi, spiega, ma il sì ha condizionato a analogo schema di aiuto alla Libia, quando a giorni il governo designato Serraj sarà in piena carica.
La Libia è il fronte di pieno successo che Renzi coltiva, in mezzo ai problemi di tenuta del governo per l’offensiva delle opposizioni via Procura di Potenza. Dopo aver resistito alle estenuanti pressioni milanesi, da oltre sei mesi, per un intervento militare, Renzi sta ora vedendo maturare l’opzione politica che lui ha difeso.
Se Fayed el-Serraj si consolida, il prossimo passo sarà avere la Libia al fianco del’Italia nella prevenzione di un afflusso massiccio di immigrati attraverso la Sirte – il canale verrà prevedibilmente riaperto dai trafficanti dopo la chiusura di quello turco. Mediante un aiuto europeo consistente, anche se non delle dimensioni di quello voluto dalla Germania per Erdogan in Turchia.

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