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giovedì 6 febbraio 2020

Ombre - 499

Non fa notizia il fatto più curioso e grave dell’epidemia di coronavirus: l’arresto del medico che per primo e in tempo utile lo individuò e diede l’allarme: Li Wengyang, un oftalmologo. Screditato dalle autorità sanitarie. Minacciato dalla polizia. Arrestato, con sette altri medici che lo seguirono nella denuncia. Se ne parla oggi solo perché, infettato a sua volta, è morto, e il regime prova a farne un martire. Del filone: la Cina è sempre vicina. O della servitù volontaria.

“Ma a chi interessa che caschi un ponte?” L’agghiacciante repartee del fotografo pubblicitario Toscani alla radio, famoso per le pubblicità Benetton, ascoltato e visto a “Striscia la notizia”, lo stesso riprende a lungo su “la Repubblica” oggi. Per chiedere scusa, ci mancherebbe, ma ostentando il ghigno del buonismo, che è solo artificio pubblicitario – alla Veltroni.

Il pluriannunciato vertice tra i Mittal e Conte si è infine tenuto, ma a Londra, dove i Mittal risiedono. Il presidente del consiglio italiano a casa degli imprenditori di Taranto, con la scusa di vedere il premier inglese Johnson. Invitandoli per la forma all’ambasciata. Un’altra non notizia.

Debutta Fiorello a Sanremo dicendosi “sono Rocco Casalino, sono il Rocco Casalino di Amadeus”, il conduttore del festival. Ci voleva un comico per dire la verità, che il presidente del consiglio Conte è il suo addetto stampa. Anche questa una non notizia, nei pure tanti pettegolezzi su Sanremo.
Però, potenza di Casalino – il comico ci ha preso in pieno.

Uno stacco maldestro in regia manda in onda alcuni secondi di Sanremo in cui i buttafuori delle claques incitano agli applausi, nel momento in si deve applaudire. Il festival non è una gara, è uno spettacolo. Piace perché è organizzato? Ma perché l’ipocrisia?

Un vigile osa fermare l’auto su un parcheggio riservato ai disabili. Subito fotografato, è insultato su internet al punto che si suicida. Il parcheggio disabili deve essere libero 24 ore su 24, non un minuto altrimenti occupato. I disabili che guidano ne hanno bisogno 24 ore senza interruzione. Altrimenti chiamano subito il carro attrezzi, che arriva subito. Fanno anche e postano la foto che porterà alla ghigliottina.
Bisogna capire i disabili, specie quelli che guidano.

“I quattro fondatori delle Sardine vanno a visitare “Fabrica”, l’atelier pubblicitario dei Benetton, e si fotografano alla Oliviero Toscano, con lo stesso pubblicitario e con Luciano Benetton. Ci sono già i “fondatori”? Per creare il mito del fondatore all’Espresso-la Repubblica ci sono voluti decenni. Per Grillo lustri. Per le Sardine settimane – erano ansiosi?

La foto delle Sardine alla United colors of Benetton è un’ottima pubblicità. Probabilmente perfino gratuita. Ora i 4 fondatori dicono: “Siamo stati ingenui”. Perché, c’è altro?

Si moltiplicano sui media le strisce, le rubriche, le vignette di battute di spirito e barzellette. Succede quando non c’è più nulla da fare. Si ride amaro.

Cristiano Ronaldo salta da fermo quasi un metro. Scioltezza, lievità, bel “gesto atletico”. La cosa non va giù all’arbitro di Napoli-Juventus, che lo ammonisce – forse per entrare nella storia, si chiama Mariani. La partita successiva invece l’arbitro lo premia con un rigore. Lasciarlo saltare, senza ammonizioni né rigori, per il semplice godimento degli spettatori, anche avversari, no?

La Juventus è un club che paga 350 milioni di ingaggi, ogni anno. Generoso. Ma antagonizza i suoi migliori atleti, fa sapere che li vuole vendere, e che nessuno li vuole, non li fa giocare, se giocano li sostituisce. Un club compatto, allenatore e dirigenza. Un club sadomaso?
Solo Cristiano Ronaldo non è bullizzato. Che però deve avere capito.

L”avvocato del popolo” Conte contestato a Milano dal popolo degli avvocati. Certo, non è un bello spettacolo. Non saremo, più che il popolo da Mussolini immortalato all’Eur, uno di avvocati(cchi)?  

Il ministro Bonafede va a Milano, che contesta i giudici e il governo, e dice: “Ingiusto etichettarrmi manettaro”. Forse non capisce. Ma è giudice e ministro della Giustizia: possibile che non sappia quello che fa?

Va a Milano Bonafede, che è un giudice ed è anche ministro. E dice che la “riforma” della giutstiia da lui preparata, e posta a condizione di sopravvivenza del governo, si può cambiare. Da non credere.
Bonafede è uno che vuole le pene accresciute per il condannato che faccia appello. E il processo vuole infinito. La stupidità esiste?

I giudici più in vista pongono il dilemma se loro stessi non siano dei fuorilegge. Dei veri banditi, a spese della giustizia. Senza fare i Lombroso, non per quello che sembrano, ma per quello che fanno e dicono. Senza criterio, senza vergogna.


In tempi di carte di pagamento e di credito obbligatorie, per il senso di libertà di Grillo e i suoi, Nexi vuole scoraggiare l’utente dal suo uso. La carta di credito delle banche italiane non si rinnova in automatico, come avviene con tutte le carte di credito, ma su apposita domanda: una mattinata in banca a riempire una dozzina di fogli, inutili. Esito: per un mese almeno niente spese con Nexi – ammesso che uno sia andato in banca. Non vorrà favorire l’evasione fiscale, o il crimine organizzato?

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