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sabato 11 aprile 2020

I media con l’alzheimer

La decisione dell’Eurogruppo – prestiti di favore condizionati alla destinazione a spese sanitarie, cioè sotto controllo europeo – ha ripetuto pari pari la sera quanto aveva chiesto la mattina imperativo il quotidiano merkeliano “Die Welt” nel vituperato articolo “Signora Merkel, tenga fermo!” – sottotitolo: “Di sicuro i paesi dell’Unione Europea dovrebbero aiutarsi reciprocamente nella corona-crisi. Ma senza limiti? E senza controlli?”
Questo il testo dell’articolo: “Dovrebbe essere chiaro che in Italia, dove la mafia è forte e aspetta ora i nuovi finanziamenti a pioggia da Bruxelles, i fondi dovrebbero essere spesi soltanto per il sistema sanitario e non per il sistema sociale e fiscale. E naturalmente gli italiani devono anche essere controllati da Bruxelles e dimostrare che stanno impiegando i fondi correttamente”. Questo è quello che il pomeriggio l’Eurogruppo ha deciso.
Una coincidenza gornalisticamente ghiotta, ma di questo non si è letto, né nelle cronache né nei commenti. Né nei giornali filogovernativi né in quelli anti-governativi. .
Il giorno precedente la non-decisione dell’Eurogruppo Conte aveva detto solenne alla “Bild Zeitung”: “Per non perdere competitività abbiamo bisogno di Eurobond… Il debito italiano ce lo paghiamo noi e ce lo siamo sempre pagati, l’Italia i compiti a casa li sa fare”. Ma nessuno ne ha chiesto ragione a Conte nella conferenza stampa di ieri sera – rinviata quattro volte, e Conte non aveva il raffreddore.
Nella verve polemica che sempre li agita, i media sembrano curiosamente soffrire di Alzheimer: dimenticano subito. Il corona-virus ha anche questo effetto?

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