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domenica 31 maggio 2020

Ombre - 515

Per ascoltare Paul McCartney, 78 anni, in piedi, si sono spesi 190 euro, a biglietto. E si protesta perché il rimborso non arriva, dopo la cancellazione del concerto. Che abbiano ragione gli olandesi?
 
Nicola Morra, senatore grillino di Cosenza, evoca “illogicità e incompetenza, irrazionalità ed inettitudine, a tutti i livelli”, a proposito del coronavirus, della politica nel contagio. Un rigurgito di onestà.
 
Strana organizzazione internazionale, l’Oms. Registra solo i dati occidentali, di epidemie, decessi, ricoveri. Non un’antenna sensibile sui dati sanitari planetari, quale è stata disegnata, ma una sorta di banditore dell’Occidente, di dove e quando ha un punto debole. Benché finanziata dall’Occidente, con esperti e statistici normalmente occidentali, britannici, francesi, e anche americani. La sindrome da Terzo Mondo che pervade le organizzazioni Onu, della rivincita.
 
La nautica italiana, che realizza la metà di tutti i super-yacht del mondo, 5 miliardi l’anno, è tassata dalle Entrate con Iva doppia rispetto a quella applicata in Francia. Superiore regolamentazione europea, si difende l’Agenzia. Che però non vige per i cantieri francesi?
 
Improntitudine non è, l’Agenzia è professionale. È
 che la Francia ha sempre trovato terreno fertile in Italia, a cominciare da Mussolini, con l’interventismo nella Grande Guerra. Senza nemmeno troppi soldi.


Sorrisi, applausi, cori, una kermesse: i 172 miliardi europei sono già in cassa per Conte e anche per i media, proni. Mentre sono solo proposta, che va discussa, e avrà un lungo iter di approvazione – ammesso che sia approvata. Unico dissenziente Enzo Amendola, che è ministro degli  Affari Europei, che spiega come stanno le cose, ma per il suo partito (Pd) e per i media è Carneade.

C’è voglia di buone notizie. Nel caso del piano di Rilancio di Bruxelles, di una rinascita dell’Europa, sepolta dai Grandi Statisti Merkel, Sarkozy & Co., a partire dalla crisi del 2008. Ma di più c’è la posizione italiana nell’Europa ultimamente, di mendicità.

“Durante le giunte che ho presieduto tra il ’95 e il 2012 la sanità lombarda nelle statistiche è sempre stata al primo posto, tranne due anni quando si è classificata al secondo. Dopo al riforma Maroni finì al settimo… Quando Maroni sottopose la sua riforme ai medici di medicina generale il 77 per cento gli disse no”. La verità della sanità lombarda comincia a emergere, sul “Corriere della sera”, tre mesi dopo l’inizio della pandemia, in breve, a fondo pagina, alla p. 12, affidata a Formigoni, politico lombardo condannato per corruzione proprio nella sanità. Tutto, meno che la verità.

L’arma che uccise Cerciello, il sottufficiale dei Carabinieri? Un attrezzo da campeggio. Le cronache dell’assassinio un anno fa, e ora quelle del processo, per le coltellate di due ragazzi americani al sottufficiale dei Carabinieri sono sempre a favore degli imputati. Abili i difensori degli assassini. O, più probabile, i cronisti romani di nera, soprattutto a “la Repubblica” e al “Corriere della sera” lavorano in tandem, e gli basta riferire le trovate degli avvocati degli imputati.

“È arrivata l’Epo e sapevo che con lei potevo vincere e diventare ricco”, spiega Lance Armstrong nel suo docufilm “The last Lance”. Dopo aver superato, a 25 anni, “dopo operazioni e cure pesanti”, un “cancro devastante”, probabile effetto dell’ormone della crescita, la sua droga precedente.

Lance non poteva prender e l’epo da solo: “Mi serviva un medico bravo. Eddy Merckx mi presentò il migliore, Michele Ferrari”. Eddy Merckx, il più grande ciclista di tutti i tempi.

“In Lombardia solo 1408 positivi”, annuncia trionfale il “Corriere della sera” martedì. Cioè la metà dei nuovi contagi in tutta Italia. Non c’è da obiettare, la Lega ha terreno fertile – è sempre “tutti noi” in Lombardia.

Il presidente del Veneto Zaia litiga con Crisanti, il microbiologo di Padova che ha imposto i tamponi del virus in massa, e ora spiega (giustamente): “La Regione non ha mai avuto un piano contro il coronavirus”. Il Veneto sta con Zaia. La Lega è inscalfibile, non c’è peste che tenga: è la peste.

“I Diavoli” batte i “Pope” lussureggianti di Sorrentino 3-1. Secondo gli ascolti Sky. La finanza, cinica, crudele, batte il sacro.

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