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sabato 5 giugno 2021

La catastrofe non turba il filosofo

Il terremoto in Calabria nel 1783 come quello di Lisbona del 1755: una catastrofe da fine del mondo, che interroga la filosofia. Un colpo, l’ennesimo, alla Ragione nel secolo del suo massimo fulgore. Che Placanica ripercorre sulle fonti d’obbligo, che hanno fatto il secolo, ma anche su quelle locali. Attonite, preoccupate, ragionate.
A conti fatti, si direbbe un’accettazione alla fine piatta, senza nessun rivoluzionamento. Né nel pensiero, nella fiducia nell’opera dell’uomo. E neppure, tutto sommato, nelle opere d’ingegneria. Si impara poco dalle catastrofi – il Millennio accumula virus pandemici, e il risultato è più o meno uguale, l’indifferenza.
Ragione fa rima con rassegnazione, oltre che – più che? - con rivoluzione.
Augusto Placanica, Il filosofo e la catastrofe, Einaudi, pp. 259, ill., ril, € 20

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