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domenica 19 dicembre 2021

Ombre cinesi

Il modem Wind fibra, 260 euro, di fabbricazione cinese, lavora sei giorni sì e uno no – in genere sabato. Il telefono da tavolo Brondi, 60 euro, made in China, il quarto o quinto sostituito in due anni di garanzia, alcune volte legge le chiamate, altre no, e alcune chiamate non le registra. Il nuovissimo decoder Sky, anch’esso made in China, solo 29 euro, ha quattro o cinque modalità di apertura – basta memorizzare, e poi con pazienza, senza fretta, passare dall’una all’altra. Le cuffie senza fili made in China, regalo questo di Prink, si rompono appena si aprono, la plastica è debole. L’Inter della famiglia Zhang invece funziona – ma non sarà merito di Marotta?

Il console cinese a Milano, Kun Liu, ha pagato una pubblicità sul “Corriere della sera” per spiegare “che tipo di democrazia è quella che è stata definita democrazia popolare durante il recente sesto Plenum del partito Comunista Cinese”. Che ha deciso che il presidente Xi ha sempre ragione. Dopo che ha messo la museruola ai gruppi social, la forma più diffusa dell’informazione, Alibaba, Tencent, TikTok – Google e Facebook si sono da tempo censurate da sé.

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