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domenica 23 ottobre 2022

La ghigliottina a Milano

Come oggi trent’anni fa, si poteva annotare:

“È curiosa, un po’ losca, la disattenzione di Scalfari, Mieli, Anselmi, per la composizione del direttorio milanese, il tribunale dei procuratori: due missini, e due comunisti, orchestrati da un procuratore Capo che deve la nomina a Andreotti.

“Quello di Andreotti è l’unico potentato politico del centro-sinistra tenuto al riparo, anche se il più indiziato di malaffare. La ghigliottina è stata eretta dopo la mancata ascesa di Andreotti al Quirinale - grave sottovalutazione di Craxi. E per il rigurgito di sovranità della Dc, sopra e sotto traccia, sull’energia (Eni, Enel, Enea etc.) che Craxi pretendeva di insidiare, oltre che sulla scuola, sulle Poste, e sulla ricerca - Cnr, Infn, spazio, acceleratori.

“Craxi si rifarà con l’affare Enimont? Con uno spicchio della tangente un imprenditore andreottiano, Bonifacio, si è preso “Il Tempo”. Ma non è detto: Craxi non ha la procura-tribunale di Andreotti, e nemmeno i servizi segreti”.

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