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giovedì 2 novembre 2023

Com’eravamo tra le due guerre, e anche dopo

Una cornucopia di annotazioni, riflessioni, abbozzi, racconti minimi. Ordinata dallo stesso Alvaro nel 1950 – premio Strega l’anno successivo. In forma di diario, dal 1927 al 1947. I ricordi anche di una vita, esumati spesso tal quali, non sempre riscritti. A partire dall’istintivo non-fascismo, anche per un errore d’intelligenza politica – lasciando il “Corriere” nel 1919, fu consigliato di cercare  Mussolini, e lui rispose: “Non ci vado, perché non mi piace quello che fa e perché secondo me non ha avvenire”.  Salvo riconoscere, a metà percorso, nel fascismo “un tentativo di europeizzare l’Italia”.
Molto è il residuo del lavoro giornalistico. Qualche pettegolezzo. La potenza di Edda Ciano, nel 1933. O Margherita Sarfatti che dice di Mussolini, nel 1934: “È un teppista”. E incontri, eventi, personaggi coperti per lavoro. Di Berlino a lungo, su modi di essere, di pensare, di capire il mondo dei tedeschi, compresi Walter Benjamin (“critico acuto abbeverato di cultura francese”) e Karl Kraus. Della Turchia. Della Russia sovietica – “atmosfera antierotica”. Di Napoli, dove diresse il giornale di Achille Lauro, ”Il Risorgimento, nella prima metà del 1947. Appunti datati, ma di interesse oggi: una sorta di summa degli anni tra le due guerre, e anche dopo. Con una folla di personaggi: Zavattini, Pirandello, Longanesi…
Molte le riflessioni sul proprio lavoro, di scrittore. “Nella cultura italiana c’è una certa inumanità, per eccesso di realtà o per troppa metafisica; ciò spiega la diffidenza in cui è tenuta dal popolo”. A Charmettes, la residenza di Rousseau, il guardiano ne spiega così il rapporto con madame de Warens: “Sapete, Rousseau era come i fiammiferi svedesi”. “Come?” “Si accendeva soltanto sulla sua scatola”. Molte curiosità. La monaca irlandese bellissima che a Perugia accetta per 300mila lire di farsi scarrozzare per la città in automobile da un uomo ricco – ci ricostruirà un’ala di ospedale. E i viaggi – “i viaggi prolungano la vita”. La Puglia, “il paese delle architetture”. Il Mediterraneo, “un mare che fa paesaggio”.
Si riedita con una prefazione di Saviano.
Corrado Alvaro, Quasi una vita, Bompiani, pp. 320 € 18 

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