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sabato 27 aprile 2024

La vita, si rigenera

Un vecchio professore prova a scrivere di alcune donne di talento che sono state sottovalutate, come la sua giovane madre (si documenta e scrive di Tina Modotti, Hedy Lamarr, Zelda Fitzgerald - non esattamente sottovalutate, ma non importa), e cura con pollice verde le piante del terrazzo – tra esse un limone dispettoso che mai gli dà una soddisfazione. Dal terrazzo stabilisce per questa passione comune un contatto speciale con la coppia giovane che è venuta ad abitare il terrazzo di dronte. Specie con lei, che è quella che si occupa delle piante. Un’amicizia semplice e rigenerante ne nasce. Finché lui, per un principio di alzheimer, si isola e scompare.
Una fiaba vera della vita che si rigenera, come una metempsicosi, una trasmigrazione delle anime. Di fatto una palingenesi – arduo concetto teologico ma ben ancorato qui nelle sembianze del professore, solitario e disilluso, e della sua giovane amica in cerca di se stessa.  
Non sostenuto alla distribuzione, un film già di culto, tanto è intenso e semplice. Una gemma nel vasto deserto di Christian De Sica, attore (comico) controvoglia. E dalle mille espressioni di una mobilissima Teresa Saponangelo in un ruolo vero. Ma tuti i ruoli sono indovinati, visi e gesti in aderenza perfetta alle battute e alle circostanze. Specie l’innominato, nel cast, garzone di bar che accudisce il professore. E Luca Lionello, che s’inventa un fratello altrettanto vecchio di De Sica ma diversamente mobile (anche il racconto dei due fratelli è speciale, cioè normale, come di ognuno che sia cresciuto con un fratello). Carone, al suo primo o secondo film, dopo una intensa attività nelle storie brevi, da “documentario”, e perciò necessariamente curate, non sbaglia una misura – una inquadratura, una luce, un taglio, perfino i dialoghi, giusto quelli necessari, sono calzanti. Con le musiche coinvolgenti di Piovani.

Caterina Carone, I limoni d’inverno
, Sky Cinema

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