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La Ue riscopre l’innovazione
Gli Stati Uniti
innovano, la Cina copia, l’Europa regolamenta, questo è come i critici sintetizzano
l’approccio del Vecchio Continente all’innovazione tecnologica. Il caso più
incredibile dell’esagerazione regolatoria della Ue è l’ora famigerato Artificial
Intelligence Act, che governa l’IA – anche se il continente non ha ancora prodotto
un solo soggetto di peso in materia.
La produttività nelle
aziende tecnologiche americane è cresciuta di quasi il 40 per cento dal 2005,
mentre è stagnante tra le aziende europee. La spesa Usa per ricerca e sviluppo
in termini di quota dei fatturati è più del doppio di quella in Europa. Nessuna
azienda europea figura fra le dieci più grandi aziende in termini di
valutazione di mercato.
Qualcosa ora si
muove. Già alcune imprese europee sono brand globali: Spotify, la fintech
svedese Klarna, “buy now pay later”, la banca digitale britannica Revolut. L’Italia
ha una Italian Tech Alliance. La nuova Commissione di Bruxelles ha un
commissario all’innovazione - start-up, ricerca, sviluppo.
Alessandro Merli, Europe’s
Innovators are Waking Up, “F&D”, “Finance&Development”, Imf, free
online
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