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venerdì 29 gennaio 2010

Il "Corriere" ha pagato D'Addario, anzi no

La vera notizia “Panorama” poi l’ha cestinata: che il “Corriere della sera” abbia pagato D’Addario per le sue rivelazioni sulla notte a letto con Berlusconi. Rivelazioni giunte tardive, ma tempestive: all’indomani della sconfitta del sindaco Emiliano di Bari al primo turno delle comunali, quando il giudice Scelsi, collega e amico del sindaco, fu d’urgenza richiamato dalle ferie. Una notizia cestinata non perché fosse falsa. Non più delle tante altre “notizie” che il settimanale dà, su input dell’ex amante della D’Addario. Ma per non disturbare. Il "Corriere", dopo tanto scandalo, si limita oggi a cucire le notizie di agenzia, mentre gli altri giornali ci mettono sopra uno e anche due inviati: aspetta di sapere come l'"inchiesta" del settimanale butta.
Era stato un altro "Corriere" il 9 giugno, quando c'era da valutare l'attendibilità di una prostituta. La pimpante intervista di Fiorenza Sarzanini, la cronista giudiziaria di punta del quotidiano, inviata a Bari a intervistare la donna è in effetti ancora più soprendente, a rileggerla, di quando fu fatta, come questo sito aveva segnalato:
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_17/sarzanini_patrizia_daddario_220cce4c-5b03-11de-8305-00144f02aabc.shtml
Si sa che altri poi l’hanno pagata, “El Paìs”, il “Times”, Santoro, per uscite che D’Addario chiama “serate”, lei si pensa un’attrice. E che D’Addario ha sicuramente un servizio stampa professionale a disposizione. E' anche impensabile che D'Addario e i suoi procuratori non abbiano offerto la loro merce a "Repubblica", che ha una linea politica apertamente antiberlusconiana. E infatti è così: è in seconda istanza
che il "Corriere" è stato contattato, la cui direazione ci ha pensato su e poi, sentita la proprietà, ha accettato l'offerta.
Che ci sia a Bari un commercio di notizie “riservate”, cioè di scandali, lo sostiene il Procuratore Capo della stessa città, Antonio Laudati. Che sulle “fughe di notizie” a danno di Berlusconi ha aperto due inchieste, anche se non le ha neanche chiuse. Una terza ha aperto sulle fughe a danno di Vendola, e già si sa che non la chiuderà. E questa è l’altra parte del non detto di Bari. Si sa infatti da dove le indiscrezioni vengono, dai giudici – non dalla guardia di Finanza né dai carabinieri: il sindaco Emiliano è un giudice. Ed è anche il protetto di D’Alema, neo presidente del Copasir, la commissione di controllo dei servizi segreti.

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