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lunedì 3 settembre 2012

La “disinteressata oscenità”, filo rosso di Cummings

“Cinquanta poesia d’amore carnale e tredici disegni”, con gli originali a fronte, un raccolta assemblata da George L. Firmage, curatore delle opere complete del poeta, romanziere, pittore, coreografo, sodale in estroversione di Pound, di cui (non) si celebra il cinquantenario della morte. Un’antologia destinata forse ai “curiosa”, soprattutto per i disegni che la guarniscono, e invece per eccellenza cummingsiana: nella mimesi dell’esaltazione, i viluppi, gli afrori, i capricci, insondabili, le bizzarrie di questo bernesco contemporaneo si fanno normali, necessarie. Il suo verso caratteristico, sformato, accentuato, enigmistico, sonoro, drammatico fanno vivere allegramente i gesti inconsulti e gli spasimi dell’amore carnale.
Un tour de force riuscito per Francesca Valente e Vincenzo Ostuni, i traduttori. Che tuttavia non possono rendere gli infiniti giochi verbali dell’originale: rime interne, assonanze, allitterazioni costanti, fulminanti, ossimori, filastrocche. Per il gioco per eccellenza, la “disinteressata oscenità”.
e.e.Cummings, Che cosa è per me la tua bocca, Ponte alle Grazie, pp. 145 € 13

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