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giovedì 24 gennaio 2013

Antonveneta 3 – la vendetta di Milano

Per affondare Fazio, e con lui anche la Banca d’Italia, tutta Milano si mosse all’unisono, Procura, Consob e giornali. Con la spinta, per una volta scoperta, di Bazoli.
Fazio fece nell’occasione quello che aveva sempre fatto. È toccato a lui privatizzare e risanare le bacate banche pubbliche italiane, le tre Bin, i banchi meridionali, e le Casse di risparmio. E lo ha fatto, senza mai un’aporia, benché gli interessi fossero enormi. Non una tangente, un favoritismo. Nella stessa operazione Antonveneta è stato condannato senza nemmeno il dubbio di un comportamento turpe: solo per eccesso di potere. Che è la verità – anche se non è una colpa di Fazio. La Banca d’Italia si era opposta alla pretesa di Bazoli di prendersi le Generali, e Bazoli gliela fece pagare.
Già Milano era stata disturbata dalla pretesa della Banca d’Italia d’“intromettersi” negli acquisti e incorporazioni di banche, e quindi la reazione fu immediata e concorde, come al solito: schiacciante, la Procura in testa.

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