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sabato 9 marzo 2013

L’Italia edificata sulla paura

L’Italia? “Uno Stato edificato sulla paura” – si capisce che tutti siano sbirri. È una raccolta di articoli di varia umanità, dal 1931 al 1953, ma piena di umori ancora vivi.
“In Italia tutti sono estremisti, per prudenza”, l’aforista è sempre al meglio. Ma molto resta ancora da scoprire, di Longanesi, e dell’Italia che lo rimuove, lui come altri. La storia fatta dalla noia. L’africa triste. L’Unità Europea (“l’Unità Europea si sdraiò sulla poltrona, accanto al caminetto, chiuse gli occhi e pensò”, e pensando s’avvide che tutti quelli che le avevano voluto bene erano stati tiranni: Carlo Magno, Carlo V, Luigi XIV, Napoleone…). La smobilitazione morale. La guerra a Giuliano – la guerra. Milano. Le strade ribattezzate: “Uno Stato edificato sulla paura può combattere solo contro i morti”. Il democristiano. E anche “l’orrore dell’attore”. O “i siciliani in Romagna”. Un altro pezzo del Novecento che si fa mancare.
Leo Longanesi, Fa lo stesso

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