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venerdì 1 marzo 2013

Ombre - 167

A Zeman esonerato
Quanti lutti
per tutti

Due cardinali, Nicora e Coccopalmerio, tre con quello di Milano Angelo Scola, e un banchiere, Gotti Tedeschi, tutti “ambrosiani”: Milano progetta di conquistarsi anche il papato. Nicora e Gotti Tedeschi in qualità di banchieri puliti, Coccopalmerio di “discepolo del cardinale Martini”.
L’ambizione non è un peccato Ma, dopo aver distrutto l’Italia, Milano vuole distruggere la chiesa?

E poi, Scola non è di Comunione e Liberazione? Sicuramente Nicora e Coccopalmerio lo impallinerebbero.

“Dopo una «cena Transatlantica» con i ministri degli Esteri europei, ha avuto una bilaterale con Terzi”. Lo annuncia “Repubblica” del segretario di Stato Usa John Kerry, a Roma in visita. Ma quanto mangia Kerry? E a cena, poi.

Vendite in calo, ricavi da pubblicità sprofondati, e utile di 22 milioni. Sembra un miracolo e lo è, anche se lo fa De Benedetti a L’Espresso-Repubblica. Dove annuncia, solo nel quotidiano, un’altra “cinquantina” di tagli. Cioè di prepensionamenti a carico dell’istituto di previdenza dei giornalisti. Senza che i giornalisti battano ciglio. È il capitalismo buono.

Comica in continuo all’As Roma. Dopo il mago Zeman lo sceicco senza soldi. E una cordata italo-americana di prestanomi. L’acquirente DiBenedetto non ci ha messo un dollaro, e ora rinuncia pure al viaggetto a Roma. Resta in pista il suo “avvocato”, James Pallotta.
Non si sparano, e va bene, ma che roba è? A capo di una società che sta in Borsa. Per non dire di Unicredit, padrona occulta del club. Senza che la Consob se ne dia pena, o il colonnello Auricchio di turno.

Allarme elezioni di Pignatone. Gli elettori romani si sono svegliati lunedì con un allarme brogli del Procuratore Capo di Roma. Prontamente raccolto da Fiorenza Sarzanini sul “Corriere della sera”: le polizie, allertate
, vigilavano su tutte le sezioni. Martedì, quando Zingaretti ha vinto, non se n’è saputo nulla. Falso allarme, falsa notizia?

Il Milan gioca meglio dell’Inter nel derby, molto meglio. Ma le pagelle premiano l’Inter, con un 7,5, un 7, un 6,5, cinque 6, e tre sole insufficienze, due 5,5 e un 5. Analoghe insufficienze anche per il Milan, ma poco più: cinque sei e tre 6,5. Giornalismo?

Non c’è una fuga quest’anno di autisti dei mezzi pubblici verso i seggi in qualità di scrutatori. Non più che alle elezioni passate. Ma quest’anno sono un caso: la Provincia di Roma lo denuncia, e quella di Torino. Entrambe di sinistra, mentre le città, Roma e Torino, sono di destra. È un’altra forma di resistenza? 

Contro Berlusconi il “Corriere della sera” trova un ministro straniero per dire che l’Imu non si può rimuovere. Un ministro svizzero. Che tra l’altro non lo dice. Dice solo che gli accordi con la Svizzera per tassare i conti anonimi sono difficili – la Svizzera non  li ama (gli accordi, non i conti).

Odifreddi intervista Pamuk su “Repubblica”, il matematico ateista e il letterato premio Nobel. Stessa loggia?

In nessuna Posta e in nessun sindacato ci sono state code, e nemmeno richieste di informazioni, sul rimborso dell’Imu. Ma tutti i giornali romani hanno cronache di un allarmismo diffuso dalle promesse di Berlusconi.
C’è una centrale? È possibile. Di sicuro è un riflesso condizionato.
Ma perché barare sempre? Per far vincere Berlusconi? È una maniera d’essere.

Il presidente della Regione Sicilia Crocetta, senza maggioranza in consiglio, ha “convinto” una ventina di grillini a votare per lui. Senza scandalo: è la nuova politica?
O è Crocetta che vota per i grillini?

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