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sabato 30 novembre 2013

J.T.LeRoy, il falso d’autore

Bizzarramente è ancora disponibile, benché a sconto, questo libro falso sul falso – si voleva pure maschio – J.T.LeRoy. Mentre non è più disponibile il vero libro-intervista successivo sulla vera Laura Albert. Con un effetto di doppia estraniazione: la vicenda e la Pigmei resteranno una pietra miliare nella via dei falsi, oggi un’autostrada. Pigmei stessa è una che lavora per Mondadori, così scrive nei suoi profili, ma twitta contro Berlusconi, che di Mondadori è il padrone, e dunque gioca anche lei al falso – sarà un maschio vero?
Si legga la presentazione del falso libro: “Icona pop e talentuoso scrittore, J.T. LeRoy è riuscito in brevissimo tempo a conquistare riconoscimenti da parte della stampa internazionale e di rockstar del calibro di Tom Waits, Suzanne Vega e Bono. In questo libro la Vera Storia di J.T. LeRoy e della sua ascesa: dalle stazioni di servizio del West Virginia, dove si prostituiva insieme alla madre, alle copertine di tutte il mondo. E ancora: il racconto del suo soggiorno in Italia, un'antologia di commenti, la bibliografia commentata, un racconto della traduttrice italiana, stralci inediti del suo diario online”. Una prosa non stravagante: è veritiera, su un presupposto falso. Solo esagera il vezzo americano delle biografie rozze d’autore, che sempre si vogliono tagliaboschi, manovali, drogati e rottinculo, mentre solitamente sono iperletterati – sempre più dei sofisticatissimi, per così dire, autori italiani, che vengono dal tema in classe.
La vicenda è semplice. Con lo pseudonimo J.T.LeRoy, Laura Albert ha scritto due libri di grandissimo successo, anche di critica, “Sarah” e “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”. Corredandosi di una biografia inventata: maschio, giovanissimo, perduto, tra stupri, marchette, droga. Il filone della violenza sui minori ingravidando di ogni eccesso. Fino al 2005, due anni dopo la pubblicazione di questo “Chiedilo agli angeli. La vita e i libri d J.T.Leroy”, con “foto dello scrittore in varie occasioni”. Fino cioè a quando “New York”, il settimanale, e il “New York Times” ne rivelarono l’identità – per prolungare il successo con lo scandalo.
Lo scandalo si cercò peraltro pruriginoso – con poche e scontate scuse per l’inganno. L’intervista con cui culmina il “riconoscimento” Laura Albert vira sul piccante. Il godimento di tutta una vita, seppure ancora breve, a inventarsi maschio, benché sposa e madre. La progressiva identificazione col maschio J.T.LeRoy anche dell’impersonatore, una donna: nei servizi fotografici, in tv, alle presentazioni dei libri. Un set di “Ingannevole è il cuore” dove la coca gira come l’insalata – il film americano di Asia Argento, con un cast rispettabile e perfino venerabile, presentato alla Quinzaine des réalisaturs a Cannes nel 2004. I rapporti fiammeggianti di Asia col lui\lei che impersonava J.T.Leroy, col vero impersonatore, la propria cognata di Laura. La verità è una buona vendita.
Valentina Pigmei, Chiedilo agli angeli. La vita e i libri di J.T.LeRoy, remainders, pp. 147 € 5,50
Laura Albert, Essere J.T.Leroy

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