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giovedì 13 febbraio 2014

I furbi onesti che distrussero l’Italia

Un epitaffio squallido della cosiddetta Seconda Repubblica. I cui protagonisti sono esibiti in invereconde esibizioni, di cui non si rendono conto: Prodi, Berlusconi, Amato, D’Alema, De Benedetti, Monti, e la storia continua con Renzi. Tanta albagia, e su tutto sospetti, accuse, invettive reciproche, senza mai un’idea.  Alle spalle di un paese devastato dalla questione morale, che invece Friedman ricorda, quando ci arrivò da corrispondente del “Financial Times” a Milano trent’anni fa, ”quinta potenza economica del mondo”, e in via di modernizzazione, pieno di idee e incubatori di idee. Ora in ritardo su tutto,  e pieno di buchi, che in gran parte sono ruberie – legali, comunque coperte dalle Procure.
Un libro malinconicissimo. Quasi illeggibile tanto è deprimente. Si capisce che l’editore abbia puntato sul Napolitano re di briscola per farlo leggere, il presidente che “trama-all’ombra-del-Quirinale” – anche se non sa che cosa (si chiamano Monti e Passera gli uomini del presidente….).
Alan Friedman, Ammazziamo il gattopardo, Rizzoli, pp. 300 € 18

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