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martedì 29 aprile 2014

Germania-Italia, la partita del degrado

Il settimanale tedesco “Spiegel” pubblica un articolo lungo su “Roma degradata”, “invasa da abusivi e immondizia”. E perché non vada perso lo traduce in inglese e lo mette online nel suo sito internazionale. Non è vero. Cioè, si può dire vero, ma Roma non ha più barboni, abusivi e immondizia che Berlino, per esempio. La differenza è semmai che a “L’Espresso” o “Panorama” non verrebbe mai in mente di ordinare, lavorare e pubblicare un ampio servizio su “Berlino degradata”, preda di immigrati straccioni e di rifiuti. A chi interesserebbe – ammesso che fosse vero, che Berlino fosse specialmente degradata?
Sono due diversi modi di concepire l’essere Europa. Interessato in Germania, sempre vigile, remoto in Italia. Ma sono anche due diversi modi di vivere l’Italia-Germania, o meglio il Germania-Italia - il match è rovesciato, benché l’Italia sul campo vinca sempre. Molto tutoriale in Germania, molto colpevolizzante in Italia. Su temi spesso rovesciati: Napolitano è popolare in Germania dal tempo in cui, ministro dell’Interno, autorizzava e praticava i “respingimenti” degli “immigrati straccioni”.

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