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domenica 31 agosto 2014

Galileo eretico praticava il solletico

Redondi suppone che il processo si basi su un lettera anonima, incompleta, senza destinatario e senza data, per alcuni  indizi riconducibile al gesuita Orazio Grassi, che accusa Galileo di atomismo. Cioè di professare il materialismo. Ma alla fine, dice, tutti si misero d’accordo per camuffare il peccato vero. Simulano tutti, da Galileo al papa, passando per i gesuiti e altri accusatori. In armonia coi tempi, si potrebbe dire. Redondi non lo dice ma fa come se.
Non manca nulla del complotto in Redondi, nemmeno le carte contraffatte. Con un papa, Urbano VIII Barberini, giovane, movimentista. Una copia del papa regnante quando il libro è uscito, Govanni Paolo II, che chiese perdono per l’abiura imposta e volle Galileo quasi santificato. Anche Urbano VIII preferiva Galileo – “lo scienziato del papa”, lo chiama Redondi – ai gesuiti. Che tuttavia anche allora non erano cattivi.
Redondi fa appello a quegli indizi, o interstizi, della ragione e della memoria che Carlo Ginzburg ha offerto come leva di Archimede allo storico nel saggio “Spie” – incluso da Gargani nel volume “Crisi della ragione”, 1980. Il “rigore elastico del paradigma indiziario” è definito “ineliminabile”, dopo la constatazione che da Galileo in poi l’indirizzo antropocentrico delle scienze si è segnalato o per poco rigore e molto sviluppo, o per molto rigore e poco sviluppo.

Fin dalla prima pagina Redondi fa balenare “giochi di riflessi… fonti discrete… specchi invisibili, il cui scopo è di far apparire reali delle apparenze fittizie, rigorosa e irreprensibile l’opera dell’astuzia e del compromesso”. Come metodo, seppure a specchio, è quello dell’Inquisizione. I memorialisti delle lettere anonime, De Amicis, Sciascia, magari si divertiranno. Qualche Procuratoei della Repubblica anche. Ma Galileo?
Ne resta poco. Anche se Rabelais non avrebbe immaginato tanto per quasi 500 pagine. L’atomismo di Galileo l’anonimo fa girare attorno all’“esempio del solletico, o della Titillatione”.
Pietro Redondi, Galileo eretico

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