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lunedì 8 giugno 2015

Il mercato dell’energia

S’immagini un acquisto in cui il venditore dopo cinque anni sostenga che ha sbagliato il conto e che l’acquirente deve pagargli un conguaglio e una penale. Non esiste in diritto, e nessuna truffa è stata mai organizzata su questo principio. Finora: ora è autorizzata in Italia. Dall’Autorità per l’Energia, che è n organismo dl governo, creato a “protezione del consumatore”.
Sotto la veste del provvedimento per il consumatore, autorizzando il pagamenti rateizzato delle bollette scadute, l’Autorità rimette ora in circolo e avalla la pratica truffaldina di fatturare consumi incontrollabili. Richieste di conguagli, di riformulazioni tariffarie, di sovrapprezzi, di tempi immemorabili e soprattutto di partite incontrollabili. Vessazione, specie con l’Acea romana, costante.
Ciò che l’Autorità per l’Energia presenta come un beneficio per l’utente è l’avallo ufficiale di una pratica illegale. Questo dopo avere autorizzato: bollette illeggibili; consumi stimati anche dove i contatori elettronici con lettura a distanza sono installati; offerte tariffarie truffaldine. E la pratica dei rimborsi: a) tardivi, b)con assegno, che costringe a passare in banca per l’incasso (mezza giornata persa), c) frantumati in assegni di pochi euro e a scadenza ravvicinata, in modo che non siano incassati. E non, come logico, sulla bolletta.
È piccola corruzione? Un milione di queste pratiche a 100 euro l’uno, non abbastanza per contestare l’abuso in giudizio, fanno 100 milioni. Che tutto ciò sia imposto dall’Autorità per l’Energia sembrerebbe impossibile. Ma tutto ciò avviene. Inutile protestare con l’Autorità, vi risponderanno con un prestampato, dettagliato e incomprensibile come le loro bollette. Inutili anche gli esposti alla Procura di Roma.

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