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martedì 2 giugno 2015

La storia si racconta all'autore

Annegato qualche anno fa in un’antologia del noir (“Cocaina”), un grazioso apologo dell’autore che si vede scritta (vissuta, raccontata) l’opera cui ambisce al bar, da una sconosciuta. Delle pene d’autor perdute, dunque, o dell’occasionalità della “creazione”. Con alcune confidenze dello scrittore-giudice: la tassonomia del confidente di polizia, l’art. 40 del codice penale, la donna poliziotto.
In realtà è un apologo dell’invenzione al quadrato, e anche al cubo - l’aneddoto in sé è ricorrente nella cronaca.
Gianrico Carofiglio, La velocità dell’angelo, Il Sole 24 Ore, pp. 77 € 0,50

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