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lunedì 2 gennaio 2017

Un Occidente da operetta

Confidato quest’anno a un maestro giovane, e del Terzo mondo, Dudamel è venezuelano, alla fine di un anno che ha visto l’Austria votare due volte per scongiurare – di poco – una presidenza estremista, il giorno di uno dei soliti attacchi islamici a tradimento ai giovani occidentali, il concerto viennese di Capodanno è stato singolarmente afono, e anzi stridente. Vienna è “città di tutti”,  come Parigi, come anche Roma: accoglie e non esclude. Ma polke e walzer hanno risuonato più che mai da operetta.
Gustavo Dudamel, Concerto di Capodanno. Vienna 2017

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