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sabato 20 gennaio 2018

Ombre - 400

Uno Ziliotto veronese avvelenato scrive a Cazzullo per lamentare una via Craxi a Sesto San Giovanni, un “pluricondannato per avere sottratto agli italiani miliardi su miliardi di lire”. Cazzullo scantona sul “rapporto degli italiani con i potenti”. Ma non dice che Craxi non rubò niente. E fu condannato perché “non poteva non sapere” dei finanziamenti illeciti ai partiti – l’unico che “non poteva non sapere” fra tutti i segretari dei partiti. L’ipocrisia detta sempre legge. 

Da Andreotti a Andreotti? L’avvocato Bongiorno, famosa per aver difeso con successo Andreotti nel processo per mafia, si candida con Salvini, che dice del Senatore intramontabile. Poi si scoprirà che fu Andreotti a lanciare il leghismo e Di Pietro nel 1992, dopo la fallita ascesa a Quirinale, in un furioso “muoia Sansone con tutti” – gli nic democristiani non inquisiti a Milano furono gli andreottiani.

Per “Tutti i soldi del mondo”, già montato e con le copie pronte per la distribuzione, Ridley Scott s’è impuntato: via dal film Kevin Spacey, molestatore di mezzo mondo, lo sostituisco con Christopher Plummer. Solo che Spacey-Getty è il perno del film, con un ventina di scene, la maggior parte coi co-protagonisti Michelle Williams e Mark Wahlberg.  Williams, entusiasta per la decisione anti-stupro, ha rifatto le scene per 80 dollari al giorno. Wahlberg ha voluto e avuto dalal produzione un nuovo contratto, per un milione e mezzo di dollari. Violenze? Di che tipo? Quela sessuale scaccia l’equal pay?

Quando Williams e gli altri hanno protestato per il diverso trattamento di Wahlberg, l’attore e il suo agente Wma (William Morris Endeavour) hanno donato due milioni di dollari, non uno e mezzo, al “Time’s Up” Legal Defense Fund, un fondo per sostenere le donne nelle cause contro l’ineguaglianza salariale. Un film?

Colin Firth - senza ironia, moglie italiana d’accordo? -  dichiara solenne che non lavorerà più con Woody  Allen. Dichiarato molestatore  sessuale dal figlio Ronan Farrow, figlio di Woody Allen. Che Mia Farrow avrebbe invece avuto dal settantenne  Frank Sinatra, vecchio marito col quale, mentre conviveva con Woody Allen andava a letto. Un altro film? Ci sarebbe spazio anche per qualche canzone. Ma perché ci assediano?

“Sono pronto a diventare papà!”. Fedez, tampinato dai cronisti a Roma sulla sua storia con Chiara Ferragni, li rassicura. Perbacco, che sforzo! Dopo tanti millenni di storia. È meglio Fedez o i cronisti? La scelta è imbarazzante.

Fedez, rapper milanese, e Ferragni, imprenditrice milanese dell’influencing, sono la nostra storia. Dominano anche la nostra immaginazione: si mostrano lui attaccato al pancione, nudo, di lei.

Già tre casi a Roma di insegnanti che circuiscono allievi. Insegnanti maschi, che corteggiano le liceali. Che sono minorenni e quindi, quali che siano i loro sentimenti, non sono corteggiabili, secondo la legge dei giornalisti. Ma queste ragazze non si sentiranno in corsa come Macron? Le storie sono romantiche solo in Francia?

Partendo per il Cile il papa si dice preoccupato per la guerra nucleare. Del Cile contro l’Argentina, sempre la storia del Beagle – ma Giovanni Paolo II non l’aveva risolta? Questo papa non passa giorno che non abbia qualcosa dia dire, che vada sui giornali. È la tecnica degli imperatori, di Veltroni sindaco, e di Madison Avenue: farsi fare la pubblicità gratis. Ma non prega mai?

Nell’area più degradata del degradatissimo suk attorno alla stazione Termini a Roma, tra spaccio, barboni e sporcizia, l’Asl di Roma 1 chiude l’unico tentativo di risanamento, il complesso alimentare chiamato Mercato centrale – compreso un ristorante a due stelle Michelin. Motivo: carciofi puliti a un banco in fronte al cliente. Inutile dire che non è vero che Mercato centrale si sia rifiutato di pagare il pizzo alla Asl.

Emergono su “la Repubblica” e “L’Espresso” gli acquisti fasulli di calciatori: cifre spropositate per calciatori che poi non giocano, e si rivendono con minusvalenze, a carico della società. Specialità dell’Inter e della Roma - ma anche del Milan. Delle proprietà straniere. A quando il prossimo passo, sui ristorni delle enormi commissioni – di milioni - che si pagano ad agenti e procuratori? A metà con gli azionisti?

Si interroga anche Mario Sconcerti, sugli affari tanto dubbi quanto numerosi dei club di calcio. Che comprano giocatori che non utilizzano. La colpa, dice, è del provincialismo: non sappiamo nulla di quello che viene da fuori. Mario, tutti fessi?

Un solo club di calcio compra a poco, con commissioni minime, delle eccellenze, che poi rivaluta, per due, tre, cinque volte: la Lazio. Non quella di Lotito, che esordì comprando e vendendo vertiginosamente calciatori mai utilizzati. Quella del direttore sportivo Igli Tare. Che è albanese, e dunque vaccinato contro la corruzione?

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