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sabato 23 giugno 2018

Ombre - 421


Tre economisti di nome, Reichlin, Giavazzi e Zingales, e una doppia pagina del “Corriere della sera” per raccomandare al governo di sostenere l’asse Merkel-Macron e il bilancio comunitario, senza dire chi deve controllare chi. Dopo che lo stesso giornale ha spiegato due giorni prima che il il Bundestag se ne assume il controllo incondizionato, il Parlamento tedesco. Una svista? Una dimenticanza? 

In Giappone negli ultimi anni si sono moltiplicati i suicidi per “eccesso di lavoro”, e una legge si è dovuto fare per mettere un tetto inderogabile alle ore passate al lavoro. Di che stiamo parlando, di quale concorrenza?

In Giappone a un impiegato pubblico di 64 anni che per sette mesi, una volta la settimana, è uscito tre minuti prima della pausa pranzo, alle 11,57 invece che alla 12, è stata dimezzata la retribuzione. I dirigenti dell’azienda pubblica per cui l’impiegato lavora si sono dovuti scusare in televisione.  

Al Classico la traduzione dal greco è da Aristotele, incipit dell’“Etica nichomachea”, sull’amicizia. Gongola Canfora: “Ottimo per fare un dispetto a Salvini”. Ma il pezzo è intraducibile per gli stessi traduttori professionali. Al Linguistico, lo scritto di inglese è uno stralcio di “Quello che resta del giorno”, romanzo di Kazuo Ishiguro, scrittore giapponese. Dopo l’università, il ministero si applica a distruggere il liceo.

“Tuo figlio vuole guadagnare 10 mila euro al mese?”, chiede il funzionario della prefettura di Benevento a un amico: “È semplice; 10 migranti, 10 mila al mese lordi, utili 30-35 per cento”.
È semplice, a Benevento e nelle cento altre prefetture, non c’è affare più redditizio. Senza lavorare. Quello dei migranti è un business, enorme e scandaloso. Ma due inviati ottengono solo una breve su “la Repubblica”.

Iran-Spagna, con c’è partita? I calciatori iraniani si buttano giù al primo avvicinarsi di uno spagnolo: la consegna è di perdere tempo, sperando nello zero a zero. Poi, dopo il fortuito goal spagnolo, gli iraniani si dimenticano di darsi per morti e hanno tre-quattro palle goal contro nessuna della Spagna. Si gioca – si dovrebbe – al meglio delle possibilità, non al peggio.

Persistente la sensazione in Iran-Spagna che la Spagna debba vincere – gli arbitri applicando alla Nazionale le facilitazioni già applicate al Real Mdrid in Champions. All’Iran si nega cervelloticamente, complice la Var, un goal che avrebbe portato a un’altra partita. Certo, i campioni spagnoli attirano molta più audience dei peones iraniani.

Anche i rigori evidenti non dati alla Serbia contro la Svizzera e, questa sera, alla Svezia contro la Germania vanno nel senso del risultato prestabilito. Errori non si fanno a vantaggio dei più deboli.

Il ministro Tria: “Dalla lotta all’evasione le risorse per tagliare le tasse”. Questa è proprio una novità.

“Nel 2017 in Italia Audi ha venduto 64.500 auto; il nostro paese è il quinto mercato mondiale dopo Cina, Germania, Usa e Regno Unito, terzo nella classifica dei profitti”. Sommo titolo di gloria, per l’Italia, pagare più caro.

“Economia e Lavoro”, il settimanale di “QN”,, il quotidiano che raggruppa “Nazione, “Resto del Carlino”, “Giorno” e “Telegrafo”, dedica copertina e ampi elogi a Audi: “Lo stile Audi ha conquistato l’Italia. Il lusso 4.0 è tecnologia e sostenibilità”. Il giorno steso che il vertice della casa automobilistica è arrestato in Germania per frode nelle emissioni inquinanti.

“L’Economia” fa la graduatoria delle nazionali di calcio di maggior “valore”, sommando le quotazioni di mercato degli atleti. Al primo posto non viene il Brazile del super pagato Neymar – viene addirittura al terzo posto, ma la Francia. Il settimanale non dice il motivo, ed è che la Francia ha integrato per prima e meglio gli africani, del Nord e del Sud del Sahara.
La seconda classificata, l’Inghilterra del futuro recordman dei “valori” calcistici, il centravanti Harry Kane, ha stentato contro la Tunisia, una delle ultime squadre del ranking Fifa, dopo aver rischiato molto.

I 630 africani della “Acquarius” erano attesi a Valencia da 2.400 fra volontari e assistenti. Quattro per ogni immigrato.
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Parnasi era a Rom un “immobiliarista di sinistra”, che però si vede poco nelle intercettazioni, giusto per qualche remoto consigliere, anche regionale. Il Vaticano poi, padrone della terre più appetite, con licenza compresa, è del tutto assente – Pignatone è molto praticante.

Un’altra stagista crea in America un caso nazionale, una del “New York Times” dopo quella di Clinton, che stava per vincere il premio Pulitzer col suo primo articolo, a letto con uno della Cia. Ci vorrebbe un #metoo anche per le vittime delle stagiste, l’America puritana dovrebbe pensarci.

L’architetto Montuori, messo all’Urbanistica a Roma per sostituire l’architetto Berdini, cacciato perché aveva dubbi sullo stadio dell’As Roma, demandava tutto a Lanzalone, l’uomo dello scandalo 5 Stelle. E lo conferma ad Alessandro Trocino sul “Corriere della sera”, in allegria. Ma dove li trovano?

Però, si resta frastornati dalla mole delle intercettazioni. Di gente lontana dall’ As Roma, dai 5 Stelle, da Parnasi, dal Comune. Un funzionario di palazzo Chigi, che parla con un’amica.

Però, fa senso vedere i grillini, che hanno prosperato, senza mai lavorare, con le soffiate dei giudici, ora sotto torchio per le stesse. Chi la fa l’aspetti, bisogna dare ragione ai proverbi. Un mondo in  discesa, tutto facile e dovuto, grazie al complesso media-giustizia, e ora il “redde rationem”.

Salvini dice che non aveva rapporti con Parnasi ma gli chiedeva due biglietti per la Roma allo stadio. Perché un parlamentare, capo di un partito, non se li comprerebbe i biglietti?

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