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sabato 2 marzo 2019

Il giallo del giornale comprato


Una “scalata” a un quotidiano. A un giornale quotidiano.  Una “scalata” a un giornale quotidiano? Ma non è follia, è materia di giallo – questo primo giallo di Corrado Augias, allora con Daniela Pasti, lui ex capocronaca di “la Repubbblica”, lei redattrice. Non molti anni fa.
Un giallo trasposto subito poi al cinema, da Carlo Vanzina. Con Gian Maria Volonté nei panni del direttore che non si arrende – Scalfari, l’allora direttore di “la Repubblica”. Con le musiche di Morricone. Un film prodotto da Berlusconi, che uscì quando Berlusconi acquistava Mondadori, dopo averla salvata comprandole la fallimentare tv, Retequattro.
Un giallo molto retrò, ma di non molti anni fa, i primi 1990. Una furibonda lite seguì tra De Benedetti, il padrone attuale, che aveva comprato anche lui Mondadori da altri aventi causa, e Berlusconi - finita con la divisione: a Berlusconi la casa editrice con i periodici, a De Benedetti la quota Mondadori di La Repubblica-L’Espresso (che poi si prese per intero scontando una vecchia nota di pegno di Scalfari e Caracciolo). Si compravano giornali. Si litigava per comprare giornali. Periodici che ora vanno alla chiusura, “Panorama” e “L’Espresso”, mentre la corazzata “la Repubblica” macina perdite benché stringa a ogni passo la cinghia.  
La rilettura ha un fascino surreale. Augias e Pasti immaginano un giallo che di lì a poco si sarebbe realizzato nei fatti. E poco dopo, già dieci anni fa, sarebbe stato un giallo in sé, un rebus - comprare un giornale? Ma in filigrana, non voluta dagli autori, c’è già la perdita di peso dell’informazione giornalistica, dell’industria giornalistica come informazione, che poi approderà al satira di Eco, “Numero zero”.
Corrado Augias-Daniela Pasti, Tre colonne in cronaca

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