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lunedì 22 luglio 2019

Il genio e l'avidità

Il genio è maledetto - il genio è assoluto, non tollera i ripensamenti. Tema importante, dove un po’ il genio di Faletti si perde, tra insonnie e immaginazioni. Che forse sono flashback – se non più inquietanti flashforward. Ma l’ansia creata dall’incertezza non fa buon giallo, che ogni cosa vuole che sia se stessa. Malgrado il fascino di Mykonos, dove buona parte della narrazione si ambienta, un esotico un po’ casereccio. 
Il filo è semplice: gli uomini, i maschi, non sono, come dovrebbero, “forti e sprezzanti e vincitori”, e “la vita è questo costante inseguirsi senza prendersi mai”, perché “nessuno ama o insegue mai la persona giusta”. Ma inafferrabile. A metà percorso per fortuna si riscatta, in virtù della avidità: la vendetta è  travolgente.
Faletti ha fatto di meglio, anche in questa serie di racconti che si pubblica postuma. Qui tenta l’horror - cI può stare, c’è a chi piace – ma un po’ di forza. Mentre Mykonos, che prende metà narrazione, era forse un altro racconto.
Giorgio Faletti, Una gomma e una matita, La Nazione-QN, pp. 247 € 4,90

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