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venerdì 17 gennaio 2020

Se la democrazia fa danni

Votano fra dieci giorni la regione più ricca e quella più povera, l’Emilia-Romagna e la Calabria (l’Emilia-Romagna non è la più ricca in termini di pil o reddito disponibile, ma è quella in cui sono più alte l’aspettativa e la qualità della vita, e migliore l’istruzione e l’innovazione). Entrambe  amministrate dalla sinistra. Ma due mondi agli antipodi.
In crescita costante l’Emilia-Romagna, in decrescita la Calabria, “la regione più povera d’Italia”, e con la peggiore qualità della vita (scuola, sanità, servizi). Non lo era a bocce ferme. Cioè nel dopoguerra, prima della Repubblica – fino agli anni 1950, prima che la Repubblica dispiegasse i suoi effetti perversi, corruzione (sottogoverno) e malavita. Lo testimoniano le statistiche storiche, e i residui borghesi o classe dirigente sparsi per l’Italia, professionali e manageriali.
Un caso, la Calabria, di democrazia che impoverisce. Un caso di studio, che nessuno studia.

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