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venerdì 17 gennaio 2020

Viene da sinistra il vento di poppa al populismo

Avviene negli Stati Uniti e avviene anche in Italia, che il vento della destra sia sospinto dalla sinistra. Che la destra vinca o marci in testa non per proposte proprie ma per le manchevolezze della sinistra.
Negli Stati Uniti il partito Democratico si avvia alle primarie per la presidenza senza una sola idea politica, solo con l’impeachment di Trump. Sapendo che verrà bocciato, dai numeri al Senato che giudica, e dai suoi stessi testimoni, funzionari o avvocati falliti o infedeli. Che l’accusa ha più probabilità di diventare un boomerang. Di un presidente discutibile rischiando di fare un martire.
In Italia non si contano, tra “la Repubblica”, ufficialmente paladina della sinistra, e la Corte Costituzionale, chiaramente confessionale, gli assist e le palle alzate per Salvini. Trasformandolo, al voto in Emilia-Romagna, da sicuro perdente in possibile vincitore. E con una politica dell’immigrazione per la quale non una mezza idea alternativa si oppone a Salvini, eccetto l’accoglienza caritativa.  
Col vento in poppa da sinistra si vede che va la destra, ora di Salvini, anche per la propensione a “strambare”, perdere la direzione.

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