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mercoledì 11 marzo 2020

Il Millennio cinese

Fanno capo alla Cina le due “catene di valore”, i due mercati, più nuovi e più ricchi, di questo e del prossimo decennio: la mobilità elettrica e, con il G5, il digitale. Gli Stati Uniti e l’Europa tentano di contrastarne la leadership – l’Europa in ritardo forse irrecuperabile su entrambi i fronti. Ma la Cina non lo prende come un atto di ostilità: sta alle regole della concorrenza.
Al tentativo americano di destabilizzare la leadership Huawei nel 5G Pechino risponde con promozioni, dossier difensivi, in tribunale e sui media, e controdestabilizzazioni - il classico armamentario degli affari. E ha accettato la richiesta di americana di bilanciare gli scambi con gli Stati Uniti aumentando le importazioni. Un impegno molto importante – celebrato alla presenza del quasi centenario Kissinger, precursore e fautore dell’apertura della Cina al mondo, o viceversa. L’accordo conferma il proposito fermo del regime comunista cinese di operare nel mercato secondo le regole del mercato, della massima convenienza.
La pronta delimitazione dell’epidemia virale ne conferma l’organizzazione monolitica. Ma anche la capacità tecnica e l’expertise scientifica, in questo caso nella sanità. Senza rimettere in discussione l’impegno appena prima firmato con gli Usa per l’aumento delle importazioni.
A breve sarà la Cina anche la prima potenza economica mondiale. Che è il campo su cui Pechino si misura. Un regime comunista che è tutto l’opposto del regime sovietico, e della stessa cupa chiusura della Russia di Putin, che solo si sa reggere sulle armi: agile, rapido, diplomatico.  

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