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sabato 26 dicembre 2020

Spaghetti-moschettieri n. 2

È l’ultima missione dei moschettieri del re, dopo la penultima un anno fa: i moschettieri sono stanchi, hanno tutti i 35 anni di contributi, non ne possono più di obbedire, e anche la regina non ne può più. Salveranno l’amore di una ragazzino e una ragazzina, che la madre americana villana vorrebbe portarsi via in America – nessun riferimento a persone o eventi realmente accaduti?
Il primo film del dopo (si sperava) pandemia, girato a settembre e ottobre. Con Favino-D’Artagnan, Mastandrea-Athos e Papaleo-Porthos. Manca Rubini-Aramis, sostituito da un lupo - che parla, con la voce di Sergio Rubini. Con un Cyrano fuori secolo. E con un salvatore politicamente corretto di bambini in mare, Scarpati, un geppetto dilaniato dagli squali. 
Un “Brancaleone” alla buona, un po’ alla Bud Spenser e un po’ alla Sergio Leone (i baraccamenti nella campagna dell’Alto Lazio, tra i girasoli sfioriti, tra i noccioli), scalcagnato il giusto. Il maggior successo di pubblico, pare, per un film della emittente e pagamento. 
Si ride. I moschettieri sono vecchiotti, con 35 anni di contributi e qualche malanno, la regina pure non ne può più, e poi tutti sono stanchi di obbedire, a che cosa? Alla fine ce la faranno, contro venti e tempeste, e servizi segreti di SM britannica, da 001 a 007, che parlano cockney.
Giovanni Veronesi, Tutti per 1 – 1 per tutti, Sky Cinema

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