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martedì 24 agosto 2021

Terzo polo bancario tra Bpm e Sondrio

Il terzo polo riparte in terra lombarda, in area finanza (ex) cattolica, tra Bpm e Popolare Sondrio. I colloqui preliminari sarebbero avanzati e forse c’è già un negoziato, seppure informale, amichevole. I due istituti si pestano un po’ i piedi, hanno forte presenza in Lombardia – e entrambi, curiosamente, a Roma.
L’iniziativa è partita da Bpm. All’indomani della scalata di Unipol alla Sondrio, che ha trovato soci e management della Popolare sorpresi. Il cammino fino allora della Popolare era stato in autonomia, preparandosi ad horas la trasformazione in Spa. Dopo la scalata di Cimbri, l’uomo azienda di UnipolSai, l’approccio di Bpm sarebbe stato benvenuto.
Un allargamento a Bper, l’ex Popolare Emilia Romagna, non è escluso a Milano. L’area Bper è la più indicata per una fusione, senza impedimenti Antitrust e senza chiusure di sportelli doppioni. Ma  i pourparlers che sono intercorsi per oltre un anno sono interrotti: Bpm ha un peso, in termini di attivi e di patrimonio, che non consente una fusione alla pari.
La soluzione praticamente definitiva di Mps, destinata dal Tesoro a Unicredit, ha riaperto i movimenti per un terzo polo, com’era inevitabile, e sembra affrettarli.

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