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mercoledì 26 gennaio 2022

Appalti, fisco, abusi (214)

Si appaltano i lavori per il restauro della base del monumento a Garibaldi sul Gianicolo a Roma. A tre ani e mezzo dal danneggiamento – invisibile a occhio – provocato da un fulmine o temporale. Tre anni e mezzo di opere provvisionali a recinzione-protezione del monumento – pagate? L’appalto verrà eseguito fra tre mesi.
 
Nelle mura aureliano prospicienti il Gianicolo la caduta di un sasso ha portato a metà dicembre alla chiusura della porta di accesso al quartiere Monteverde Vecchio – nelle mura era stata praticata un’apertura, gli “archi”. La zona è recintata, la principale via d’accesso al quartiere. Con deviazione del traffico, e dei mezzi di trasporto pubblico che collegano il quartiere, una vasta area che scende fino a Trastevere, al Centro-Est della città. Senza che niente sia stato fatto o predisposto – uno studio, un restauro. Se la caduta del sasso è minacciosa, non si dovrebbe accertare subito l’entità del danno?
 
Accanto a questi “archi”, un ingresso alla villa Sciarra è stato chiuso per sei anni, per analoga caduta. Ora, dopo sei anni, il cancello è stato riaperto, ma tenendo recintato il pilastro dove si era manifestato il danno. In sei anni non è stato fatto nulla, una indagine, uno studio.
 
Nello stesso quartiere, in area adiacente, sotto le mura Aureliane, un cantiere Italgas occupa da due mesi un incrocio, operativo uno-due giorni a settimana, per scavare buche enormi, che poi si richiudono, per scavarne un’altra accanto. Deviando la circolazione, fatta di sensi unici, contromano rispetto alla segnaletica, rimasta immutata. Un invito all’incidente, senza che la polizia urbana si sia mai fatta vedere. Tutto, per fare gli interessi dell’impresa appaltatrice: senza sorveglianza, controllo, collaudo – un appalto infinito? Italgas è pure un’azienda pubblica.  
 

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