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venerdì 11 febbraio 2022

A tutta banca

Intesa più 24,52 per cento da inizio dell’anno, Bpm 19,07, Ifis 17,32, Unicredit 15,26. È il comparto bancario a tenere su i listini di Borsa quest’anno. L’inflazione ritornante ha già accantonato l’era dei tassi zero. Anche se la Banca centrale europea mostra di non volere incrementare il tasso primario, o tasso ufficiale di riferimento, fermo da sei anni allo zero – negativo in termini reali.
In effervescenza, anzi febbrile, l’altro comparto di redditività, i collocamenti obbligazionari. Di soggetti privati, stanti le scarse risposte alle ultime ipo, al finanziamento mediante la cessione di azioni. E di soggetti pubblici, con emissioni a cascata, per il sostegno alle economie e il loro rilancio dopo i lockdown. E per il ritorno, infine dopo venti anni di austerità, di un impegno espansivo dell’Unione Europea, con i tanti piani di recupero e rilancio.
Forte anche l’M&A, le fusioni e acquisizioni. Principalmente per il consolidamento dello stesso comparto bancario, con Unicredit, Bpm, Bper a caccia di Monte dei Paschi, Carige, Popolare di Sondrio.  

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