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sabato 12 marzo 2022

Tutto il potere a Franceschini

Franceschini si prende la serie A, auspici i due grandi democristiani del calcio, Lotito e De Laurentiis. Dopo essersi preso il parco della Musica a Roma, con relativa rassegna del cinema. E il teatro dell’Opera. Le uniche cose – le nomine negli enti romani - che ha consentito a Gualtieri di fare in cinque mesi ormai al Campidoglio.
La Dc romana, soprattutto quella del Pd, stante l’eclisse dei berlusconiani, è ferrea sui poteri: prima i posti di comando, poi, se resta tempo, fare qualcosa. A Roma il Pd è solo una copertura della Dc, del metodo Dc: prima il comando.
La cultura e la ricerca, il business del futuro, sono ora il potere, e Franceschini con Letta lo controllano stretto.
La copertura Pd è un po’ losca anche, anzi parecchio. Ma la Procura, di Pignatone prima e ora di Lo Voi, è saldamente Dc, ex naturalmente.
Il Pd romano è tanto ingordo quanto menefreghista. Per esempio, per stare al feudo principale di Franceschini, transenne di anni e decenni attorniano i monumenti se un mattone si è sbriciolato o un sasso si è divelto. E non si riparano per una ragione sola: gli appalti, anche minimi, sono una forma di esercizio del potere, e allora, nell’atto pratico, subentrano gli scontri tra le varie “anime” (ex) democristiane.

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