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giovedì 16 marzo 2023

L’eccezionale normale Elvis Presley

Un film che si vede (vende) per la colonna sonora? Non ci si pensa a quante canzoni ha composto e cantato Elvis Presley, tutte per un verso o per l’altro memorabili. E all’energia e la simpatia del personaggio: un ragazzo del Sud, che sa ricreare la “musica dei negri”, sempre affettuoso comn amici, familiari, referenti, intrattenitore oceanico. Un “eccezionale normale”.
Il racconto è però scialbo. Segue la “carriera” di Elvis passo passo, narrata dal suo manager, il “colonnello” Tom Parker - un Tom Hanks rigonfio, guitto eccezionale, sicuro dell’Oscar che poi non ha avuto (otto candidature e niente, nemmeno la colonna sonora). Sfumata è perfino l’amicizia col coetaneo B.B.King. Mentre l’incontro con Little Richard è limiato all’esecuzne di “Tutti frutti”. Scialba anche la vita amorosa, con l’unica fidanzata, poi moglie e madre, Priscilla.
Il racconto è semmai del comnetsto. Dell’american dream che deve lottare contro l’american way of life, piena di protervia e risentimenti – compresi gli assassinii politici epocali, John Kennedy, Martin Luther King, Robert Kennedy in sucessione. Di un giovane Elvis odiato per il successo, come Cassius Clay, come ogni altro, anche perché “ancheggia come i negri”, nonché cantare blues e gospel, punito con due anni di naja in Germania, coi capelli rasati, per riconquistare il pubblico. L’impero americano in effetti è molto svetoniano, avvocatesco e violento, di intrighi, eccessi, ipocrisie, e polpette avvelenate in banca.      
Raz Luhrmann,
Elvis, Sky Cinema

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