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sabato 18 marzo 2023

Putin incriminato Putin rafforzato

Si celebrano i vent’anni della guerra all’Iraq, giudicata pretestuosa (su “cause false”), condotta male, dal punto di vista militare e da quello morale (torture, bombardamenti di civili, “fuoco amico” indiscriminato, anche contro gli italiani), e conclusa col ritiro. Un Afghanistan anticipato, con la differenza che in Iraq, paese molto urbanizzato, molto c’era da distruggere, edilizia urbana, sistemi sanitari, scuole, e molto la “coalizione dei volenterosi” con Usa e Uk ha distrutto. Si celebra lo stesso giorno in cui la Corte Penale Internazionale dell’Aja spicca un mandato per crimini di guerra contro il presidente russo Putin.
La decisione della Corte non convince le diplomazie europee, e in particolare quella italiana. Potrebbe non indebolire il presidente russo, se non sul piano della propaganda, e comunque ne rafforza il consenso internazionale. Molti paesi, anche firmatari della Corte Suprema (la Corte non è un organismo Onu, è un organismo speciale a cui bisogna aderire), troverebbero difficile applicare il mandato d’arresto qualora Putin vi si paracadutasse. In Asia, e anche in America Latina, che pure aderisce per intero alla Corte – si fa l’esempio del Brasile di Lula, ma anche del Messico. La Russia finisce non volutamente meno isolata di prima.
Ci sono perplessità anche sulla Corte penale internazionale, che pure è stata creata a Roma, venticinque anni fa. Gli Stati Uniti, che l’hanno osteggiata e non ne sono parte, la controllano. Attraverso giurisperiti di ignoto pedigree, per lo più svizzeri. Mercoledì, per la condanna di Putin, con un presidente estone, del paese cioè più ostile alla Russia, anche prima della guerra all’Ucraina. Appena creata la Corte da loro avversata, hanno fatto condannare il serbo Milosevic – nella guerra per la creazione di un Kossovo indipendente, confidato a un mafioso, di cui poi si sono disinteressati. E hanno impedito l’istruzione di un procedimento, che li avrebbe visti imputati, per l’uso in Serbia-Kossovo di bombe a uranio impoverito - centinaia di morti si sono avute successivamente, non potendosi bonificare le aree bombardate. Successivamente hanno fatto affossare un procedimento contro Bush jr. e Blair per la guerra senza “giusta causa” all’Iraq.  

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