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lunedì 1 gennaio 2024

La violenza della critica

Una sfida alla noia.
Una favola della natura bell-e-buona? Ma se finisce squatter.
Ex post, sono corsi a spiegarlo come il film di un “allestimento” della musicista Eriko Ishibashi, con la quale il regista si sarebbe sentito indebitato per la colonna sonora del suo precedente film “Drive my car”, premiato a Cannes – roba da (modesto) ufficio stampa. Solo si salva  Hitoshi Omika, il protagonista, quando spacca la legna: non sbaglia un colpo d’accetta.
Premiato a Venezia da chi non è mai andato a passeggio fuori porta – nemmeno a villa Pamphili. Solo perché il precedente Hamaguchi era stato premiato a Cannes? Poi dice che la critica non esiste più. Purtroppo sì.
Ryusuke Hamaguchi, Il male non esiste

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