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domenica 29 giugno 2025

Il veni, vidi,vici di Trump

Non ha avuto la pace in Ucraina, ma si partiva da Tacito, “hanno fatto il deserto e lo hanno chiamato pace”, in Ucraina impossibile – nessuno vuole farvi la pace. Ma il preambolo al suo One Big Beautiful Bill è già realtà – sul lato internazionale, che è quello che interessa: cambio, dazi, 5 per cento Nato, fisco, Trump ha avuto tutto quanto voleva.
In Italia si accredita l’idea che Trump lo faccia per sé, non nell’interesse degli Stati Uniti – l’informazione più qualificata, “Corriere della sera”, “la Repubblica”, perfino “Il Sole 24 Ore”, lo fa un presidente cazzaro, megalomane se non pazzo. Che sta portando all’America, col protezionismo, inflazione, recessione, incertezza finanziaria, instabilità, sfiducia. Ma questo solo in Italia, vecchio riflesso, o vecchia professione, anti-Usa – mentre solo le corrispondenze da New York sono ambite (come lo erano negli anni dell’antiamericanismo professo). Mentre ha consentito la vendita multimiliardaria di US Steel alla Nippon Steel, anatema per Biden. E lascia in vita Tik Tok, che Biden aveva bannato.
Si discute ora in questo quadro, ultimissimo rifugio, se Trump non sia anti-europeo. Ma non lo è – non può esserlo, non è niente: è tutto e niente, non ha principi, tanto meno odii. “Fortezza Europa” è come gli Stati Uniti da sempre hanno visto la nascita dell’Unione  Europea, da destra e da sinistra – si parte dalle presidenze Clinton, Bush padre era ancora ben europeista.

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