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sabato 5 marzo 2011

Dove la questione morale è morale

Non c’è solo Guttenberg, il ministro “von und zu” cristiano-bavarese - ministro della Difesa a Berlino come già di un suo predecessore socialista. Si perdono pezzi come niente, i governi in Europa. Di destra e di sinistra. In Inghilterra sono usciti di scena laburisti di primo piano come Madelson e David Miliband, per acquisti incauti di case e altri affari minori. Nugoli di politici di secondo piano hanno perso posti e carriere per rimborsi spese gonfiate di dieci o venti sterline. In Francia Sarkozy è al terzo o quarto rimpasto, di ministri di primo piano che cercano un posto per l’amante, o accettano una vacanza di un miliardario o di un dittatore. Pulitamente, rapidamente, si fa quello che si deve: ad accusa provata, dimissioni immediate. In Italia invece non succede, per accuse da ergastolo? Non succede, vuole la teoria prevalente, perché gli italiani sono immorali. Ma non può essere, queste teorie sono sciochezze – immorali sono gli “altri” italiani naturalmente. Vero è il discorso della prima pietra, degli accusatori: media e giudici, che sono invece molto divevrsi che in Germania, Francia e Gran Bretagna.

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